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Kloster St. Johann Müstair Kloster St. Johann Müstair

2013

la priora Domenica Dethomas assume la direzione del convento

La priora Domenica è la cinquantasettesima madre superiore della comunità conventuale di Müstair

La nuova priora Sr. Domenica Dethomas è stata eletta l'11 ottobre 2012 e il 28 gennaio 2013, in onore della festa di Carlo Magno, è entrata in funzione. Ha sostituito Sr. Pia Willi, dopo ventisei anni di direzione del convento. Dopo trentadue badesse e ventiquattro priore, Sr. Domenica Dethomas è quindi la venticinquesima priora del convento San Giovanni a Müstair.

La solenne sostituzione si è svolta nella chiesa di Müstair mediante il vescovo Vitus Huonder di Coira e alla presenza del parroco Pater Gregor Imholz. Il 28 di gennaio è una data importante per il convento San Giovanni a Müstair perché corrisponde con i festeggiamenti di Carlo Magno, considerato come il fondatore del monastero.

Dopo 120 anni di nuovo una priora di Müstair

All'età di venticinque anni, Sr. Domenica entrò in convento e visse dal quel momento in poi, dietro le mura storiche dell'edificio, solo a 100 metri di distanza dalla sua precedente dimora. Dopo 120 anni, alla testa delle suore di San Giovanni si trova una priora originaria di Müstair. {LINK zu einem Artikel im mas-chalch pdf}

La trasmissione dello spirito benedettino alla gente

Le attività di Sr. Domenica nel ruolo di maestra d'asilo nido, collaboratrice al museo del convento e sotto priora le ha dato la possibilità di mantenere vivi i contatti con gli abitanti della valle e con i numerosi visitatori provenienti dal posto o da lontano. Sr. Domenica tiene a trasmettere la spiritualità benedettina che amina il convento alla gente, portandola al di fuori delle mura dell'edificio. I suoi compiti di priora seguono la Regola di San Benedetto da Norcia anche nella maniera di dirigere il convento e rappresentarlo all'esterno.

San Benedetto dedica due capitoli della sua Regola alla responsabile del convento. La priora deve essere consapevole che il compito che intraprende di guidare le persone e comprenderne le particolarità è delicato e difficile. (Regola di San Benedetto 2,32).